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Continuità aziendale e principi di revisione

La continuità aziendale rappresenta il presupposto in base al quale deve essere redatto il bilancio d’esercizio, sull’assunzione che l’impresa operi e prosegua ad agire come entità in funzionamento nel prevedibile futuro, non inferiore a dodici mesi rispetto alla data di riferimento del rendiconto.

Il principio di revisione ISA Italia 570 precisa che, quando l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale è appropriato, le attività e le passività vengono contabilizzate in base al presupposto che l’impresa sarà in grado di realizzare le proprie attività e far fronte alle proprie passività durante il normale svolgimento dell’attività aziendale.

Questo standard individua, tra l’altro, alcuni eventi o circostanze che, considerati individualmente o nel loro complesso, possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità dell’impresa di continuare ad operare come un’entità in funzionamento:

  • situazione di deficit patrimoniale o di capitale circolante netto negativo;
  • prestiti a scadenza fissa e prossimi alla scadenza senza che vi siano prospettive verosimili di rinnovo o di rimborso oppure eccessiva dipendenza da prestiti a breve termine per finanziare attività a lungo termine;
  • indizi di cessazione del sostegno finanziario da parte dei creditori;
  • bilanci storici o prospettici che mostrano flussi di cassa negativi;
  • principali indici economico-finanziari negativi;
  • consistenti perdite operative o significative perdite di valore delle attività utilizzate per generare i flussi di cassa;
  • difficoltà nel pagamento di dividendi arretrati o discontinuità nella distribuzione di dividendi;
  • incapacità di pagare i debiti alla scadenza o di rispettare le clausole contrattuali dei prestiti;
  • cambiamento delle forme di pagamento concesse dai fornitori, dalla condizione “a credito” alla condizione “pagamento alla consegna”;
  • incapacità di ottenere finanziamenti per lo sviluppo di nuovi prodotti ovvero per altri investimenti necessari.

Il principio di revisione ISA Italia 570 chiarisce, tuttavia, che tale elenco non è, naturalmente, esaustivo, e la presenza di uno o alcuni degli elementi riportati di seguito non implica necessariamente l’esistenza di un’incertezza significativa.

Oltre ai suddetti indicatori finanziari, il principio di revisione ISA Italia 570 riporta anche specifici indicatori critici di natura gestionale, quali, ad esempio:

  • l’intenzione della direzione di liquidare l’impresa o di cessare le attività;
  • la perdita di membri della direzione con responsabilità strategiche senza una loro sostituzione;
  • la perdita di mercati fondamentali, di clienti chiave, di contratti di distribuzione, di concessioni o di fornitori importanti;
  • le difficoltà con il personale;
  • la scarsità nell’approvvigionamento di forniture importanti;
  • la comparsa di concorrenti di grande successo.

Il principio di revisione ISA Italia 570 indica, inoltre, alcuni altri possibili indicatori suscettibili di contribuire alla carenza di continuità aziendale:

  • il capitale ridotto al di sotto dei limiti legali o non conformità del capitale ad altre norme di legge, come i requisiti di solvibilità o liquidità per gli istituti finanziari;
  • i procedimenti legali o regolamentari in corso che, in caso di soccombenza, possono comportare richieste di risarcimento cui l’impresa probabilmente non è in grado di far fronte;
  • le modifiche di leggi o regolamenti o delle politiche governative che si presume possano influenzare negativamente l’impresa;
  • gli eventi catastrofici contro i quali non è stata stipulata una polizza assicurativa, ovvero avverso i quali è stata contratta una polizza assicurativa con massimali insufficienti.

La rilevanza di tali eventi o circostanze può spesso essere attenuata da altri fattori: ad esempio, il fatto che un’impresa non sia in grado di saldare i debiti ordinari può essere compensato da un piano degli amministratori diretto al mantenimento di adeguati flussi di cassa con strumenti alternativi, quali la cessione di attività, la rinegoziazione dei termini di pagamento dei prestiti o l’aumento di capitale. Analogamente, la perdita di un importante fornitore può essere attenuata dalla disponibilità di un’adeguata fonte alternativa di approvvigionamento.

Micro e piccole imprese

Le aziende di minori dimensioni possono essere in grado di reagire rapidamente in modo da sfruttare le opportunità, ma possono mancare di fondi per sostenere le attività: tra le condizioni particolarmente significative per tali imprese, vi è il rischio che le banche e altri finanziatori possano cessare di sostenerle, così come la possibile perdita di un importante fornitore o cliente (se abbinata all’incapacità di sostituirlo adeguatamente), di una figura chiave nell’ambito del personale dipendente, ovvero del diritto a svolgere la propria attività garantito da una concessione, da un contratto di distribuzione o da altro contratto.